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COSSIGA SI DIMETTE

.......dal Corriere

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  1. Paulittu
     
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    L'ex capo dello Stato: «La mia scomparsa non ha alcuna rilevanza politica» Cossiga rassegna le dimissioni L'ex presidente della Repubblica ha deciso di lasciare il suo ruolo di senatore. Il testo non è stato ancora reso noto

    ROMA - L'ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga, con una lettera fatta pervenire al presidente del Senato Franco Marini tramite il segretario generale di Palazzo Madama, ha rassegnato le sue dimissioni da senatore. Il testo della lettera di dimissioni è stato inviato in copia a tutti i senatori e sarà reso noto pubblicamente non appena ne sarà data comunicazione all'Assemblea.

    LE DICHIARAZIONI - «Sono tranquillo perchè, estraneo come sono da politico della prima Repubblica all'atmosfera ed ai giochi della transizione infinita, la mia scomparsa dal Senato non ha alcuna rilevanza. Perchè a differenza degli altri colleghi senatori a vita non ho la loro autorità e autorevolezza politica, culturale e professionale» dichiara Cossiga all'Ansa. «D'altronde anche un amico come Giuliano Amato mi ha trattato recentemente a pesci in faccia facendo rispondere ad una mia delicata interpellanza dal noto ex sindacalista Roberto Sgalla, manutengolo del capo della Polizia. Non credete che per tornarmene a casa ce ne sia abbastanza?». Ma insomma, perchè si dimette da senatore a vita? «Cerco di spiegare tutto in modo piano nella lettera che ho fatto pervenire all'amico presidente del Senato Franco Marini tramite il segretario generale di Palazzo Madama Antonio Malaschini. Certo, per motivi di correttezza quella lettera avrei voluto consegnarla personalmente a Franco; ma lui ha trovato difficoltà a fissarmi un'udienza in tempi brevi, incasinato com'è in tutti i pasticci della Margherita...». Poi Cossiga dice i motivi che lo hanno spinto a decidere le dimissioni. «Innanzitutto - afferma - l'età e la salute, anche per gli evidenti ostacoli che mi creano alla mobilità fisica. Poi c'è la particolare sindrome di stanchezza, malattia rara che condivido con la duchessa di Kent e che mi costringe a lunghi periodi di pausa. Mi hanno illuminato - aggiunge - le prese per i fondelli nei miei confronti da parte di Giulio Andreotti (non osserva neanche l'orario dei barbierì. Dio mio, non riesce proprio a perdonarmi di averlo nominato senatore a vita...). Così come mi ha illuminato la qualifica di ladro datami con bonomia dal vicepresidente del Senato Roberto Calderoli perchè percepisco, cosa che non sapevo e che è un bene sia tolta anche agli altri senatori a vita, l'indennità di presenza anche pur non partecipando alle sedute dell'Assemblea e delle commissioni». Cossiga non ha dubbi sull'ammissibilità delle dimissioni dalla carica di senatore a vita, che mantiene da 16 anni, da quando ha lasciato il Quirinale (ma siede in Parlamento ininterrottamente da 48 anni). «Con una delibera del Senato su proposta dell'allora presidente Marcello Pera, dietro l'unanime e conforme parere della conferenza dei Capigruppo e delle giunte per il regolamento e per le elezioni - spiega - le dimissioni dei senatori a vita, sia di diritto sia di nomina presidenziale, sono state ritenute ammissibili. E ciò anche in forma di un principio ritenuto valido nel diritto pubblico civile e canonico. E cioè che nessuno può essere costretto ad accettare una carica o a permanere in essa. Pensi che può abdicare persino il Papa...».

    28 novembre 2006
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    Edited by Super GTR - 29/11/2006, 11:39
     
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33 replies since 28/11/2006, 19:45   213 views
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