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Pirati 2008

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    in Gran Bretagna inaugurato il comando che coordinerà le azioni ue contro i criminali
    Somalia, ecco i pirati visti dal cielo
    La Unosat ha diffuso le immagini satellitari di alcune navi sequestrate dai corsari

    Una delle foto satellitari diffuse dall'Unosat
    WASHINGTON – I pirati visti dal cielo. La Unosat, agenzia delle Nazioni Unite per la ricerca, ha diffuso le immagini satellitari di alcune navi sequestrate dai corsari che operano in Somalia. Le foto, di buona qualità, mostrano le unità al largo della costa (tra i 7 e gli 8 chilometri). I mercantili e le petroliere catturate sono di solito protette da bande composte da decine di uomini armati ed altri si tengono pronti ad intervenire nei porticcioli.

    Davanti alla sfida criminale, la comunità internazionale cerca di organizzare una risposta. Ieri a Northwood, in Gran Bretagna, è stato inaugurato il comando che dovrà coordinare le azioni di una flottiglia dell’Unione Europa. Unità che dovrebbero entrare in azione a partire dall’8 dicembre. Negli ambienti marittimi è vivo il dibattito sulla possibilità di schierare uomini armati a bordo. La maggioranza è contraria in quanto sono troppo alti i rischi per uomini e carico. Molte società private stanno cercando di entrare in questo nuovo mercato proponendo team di difesa che possono usare sistemi passivi (come i raggi sonori sparati sui pirati) o usare armi da fuoco. La famosa “Blackwater” è pronta a schierare una propria nave con a bordo 30 uomini ben addestrati e due elicotteri che potrebbe scortare petroliere o mercantili. Ma tutti gli esperti sono concordi nel rilevare come l’ampiezza del teatro richiederebbe uno sforzo militare che oggi pochi paesi sono disposti a sostenere. E in ogni modo per risolvere il problema servirebbe una spedizione contro i covi dei corsari: altra soluzione poco praticabile. Intanto i pirati si fanno sempre più aggressivi. Due episodi lo confermano.


    Un'altra delle foto satellitari diffuse dall'Unosat
    La nave militare italiana “Durand de la Penne” ha sventato un assalto condotto da un numero consistente di barchini. Una tattica “a sciame” mai vista prima d’ora. Pochi giorni dopo i predoni hanno tentato di catturare una nave da crociera con a bordo 600 turisti. Un agguato evitato dal comandante che ha accelerato e fatto usare il raggio sonoro. Su quest’ultima risorsa i pareri sono contrastanti. La società che la realizza sostiene che è molto efficace in quanto “assorda” gli aggressori che rischiano di perdere l’udito. E sembra che in diverse occasioni abbia messo in fuga i pirati. Ma in un altro caso – peraltro controverso – i corsari sono riusciti comunque a salire a bordo. Il team di guardie inglesi incaricato di farla funzionare si è buttato in mare: la “ditta” ha però sostenuto che al momento dell’attacco il “raggio” non sarebbe stato attivato.

    Guido Olimpio
    05 dicembre 2008

     
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